La storia dell‘ex Centro Servizi a Bergamo è una narrazione di trasformazione urbana e di innovazione tecnologica. Iniziata a febbraio 2024, la demolizione segna la fine di un edificio incompiuto e abbandonato, costato 100 miliardi delle vecchie lire, destinato originariamente come archivio per documenti fiscali. Con l’avanzare delle tecnologie digitali, il progetto originale perse la sua utilità.
Grazie all’acquisto da parte di Vitali Spa e all’impegno del Comune di Bergamo e di altri enti locali, l’area è destinata a una profonda riqualificazione. Le operazioni di “strip out” hanno preparato il terreno per la demolizione vera e propria, segnando l’inizio di una nuova fase per l’area che vedrà, tra le altre cose, la creazione di una nuova piazzola ecologica e l’aumento dei servizi per i cittadini.
L’area dell’ex Centro Servizi si estende per 20.000 metri quadrati e includeva originariamente 8 ascensori, simbolo dell’ambizione iniziale del progetto. La superficie complessiva di riqualificazione urbanistica, che comprende anche le aree a nord acquisite da A2a, raggiunge quasi i 130.000 mq, delineando l’ampiezza e l’importanza del progetto per la città di Bergamo e i comuni limitrofi.
Questi dati sottolineano la scala e la complessità degli interventi pianificati per trasformare l’area in uno spazio rinnovato e funzionale.
TimelapseLab, con il suo dispositivo TLAVF (telecamera cantiere di primo livello), ha monitorato il processo, garantendo trasparenza e controllo durante i lavori, previsti per concludersi nel 2025. Questo intervento non solo risolverà un problema di lunga data di degrado urbano ma porterà anche benefici in termini di sicurezza, viabilità e creazione di nuovi posti di lavoro, dimostrando un eccellente esempio di collaborazione tra enti pubblici e privati per il bene della comunità.